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Point of no Return


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Meglio sarebbe dire il Punto di Partenza, ma per me è praticamente un Punto di non Ritorno ... o la va o la spacca e per il momento la va ... speremo ben ...
Già vi ho raccontato del fatto che nel 2004 a seguito di una innocente corsetta di 9 km sono stato operato d'urgenza al polpaccio sinistro. Da allora non ho più corso fino a questa primavera, quando ho ripreso a farlo. Non che a me piaccia correre, anzi, credo sia un'attività noiosa quanto il nuoto, ma visto che dicono faccia bene al fisico e male alla pancia (dovrebbe sparire dicono) ci si da da fare. Se non altro dove andiamo a correre noi si è immersi nella natura, ogni tanto si fa qualche incontro interessante con qualche ungulato di passaggio ed in generale c'è un silenzio ed una calma rilassante, visto che di presenza bipede non c'è n'è molta per fortuna, a parte i ciclisti che sfrecciano a 200 all'ora dato che quella è una pista ciclabile.
Insomma stavo dicendo che sono tornato al punto di partenza di quel dannato 9 luglio 2004.
Quel giorno ho corso dal parcheggio fino a Draga S.Elia e ritorno. Un percorso di 4,8km di andata in leggera salita e altrettanti di ritorno in discesa. A metà del ritorno ho incominciato ad accusare un leggero fastidio al polpaccio sinistro che la mattina dopo si è dimostrato un disastro a causa dei medicinali che sono costretto a prendere.
Da allora ho smesso di correre in quanto ci vuole molto tempo perchè una ferita interna come la mia si rimargini del tutto e la parte interessata torni ad essere almeno simile a com'era prima del incidente. Se ci mettete poi che gli anni vanno avanti e non indietro e più passano più ci irrigidiamo allora è abbastanza comprensibile perchè ho fatto passare quasi 3 anni prima di riprendere.
Da circa due mesi ho ripreso e a piccoli passi (di corsa) sto rientrando in una discreta forma. Due o tre volte la settimana dedico un po di tempo a questo svago e piano piano i risultati iniziano a vedersi. 7km in meno di un'ora non sono male. Qualcuno potrà pensare ... 7km? Che schifo. Io ne faccio il doppio."
Bravo ... ma tu sei un figo, mentre io che non mi reputo un amante della corsa mi accontento dei miei risultati. Tanto più che l'altra volta ho pagato caro l'aver forzato la velocità oltre i miei limiti. Questa volta ho fatto le cose con più calma, rilassatezza e non ultimo sicurezza.
Dopo due mesi, aggiungendo un po di strada ogni volta, sono tornato praticamente alla distanza del 8 luglio 2004. In verità non proprio, ma quasi. C'era però in me un blocco psicologico che mi diceva di non spingermi oltre per non rischiare.
Oggi invece (ieri, visto che scrivo il giorno dopo ndr), complice anche il fatto che ho dimenticato il mio iPod a casa e perciò non avevo accompagnamento musicale, davo molta più attenzione al respiro, al ritmo cardiaco, al passo e al peso che scaricavo a terra con ogni passo, giusto per non stressare troppo il muscolo del polpaccio sinistro. Mi sono detto "corro fino dove l'altra volta e poi torno indietro." Visto però che il sottofondo musicale latitava e per non farmi vincere dalla noia ho cominciato a spaziare con la fantasia (vi interessa sapere a cosa stavo pensando mentre correvo? Ce nè pò fregà de meno oppure, mah, se proprio non puoi farne a meno ... su .. forza, sentiamo, anzi ... leggiamo). Ad un certo punto mi sono accorto di aver superato il limite che mi ero imposto, ma visto che non sentivo fatica ed il respiro era abbastanza a posto ho deciso di proseguire. MI sono posto come nuovo limite di raggiungere Draga, dove sono arrivato nel 2004, ma una volta giunto fino a li ho visto che il fisico reggeva ancora benissimo e così ho proseguito. Per farla breve di punto in punto e di decisione in decisione sono arrivato fino al confine sloveno che ho superato per qualche centinaio di metri ancora. A quel punto però ho deciso di fermarmi anche se le forze erano ancora integre, ma bisognava riservarne una parte per il rientro anche se questo è tutto in leggera discesa.
Alla fine dell'andata ho percorso 6,25km in 57 minuti ... non male Mitja, non male ... mi sono fatto pat pat sulla spalla e ho ripreso la strada del ritorno. Indietro però non ho corso fino al parcheggio, ma ho rallentato dopo 32 minuti circa. Dopotutto un'ora e mezza possono essere più che sufficienti per smaltire qualche kg di troppo. Ora semmai dovrò migliorare il tempo su un percorso più breve, ma questo avverrà con molta calma e dopo lunga riflessione sui miei attuali limiti fisici.