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Sport e tempo libero

Travian

Dopo 10 mesi ho chiuso il mio account che avevo sul server 7 di Travian.

Gioco online pluripremiato che però a me non è piaciuto molto e vi spiego perchè:

Il gioco è un gioco di guerra, dove il fine ultimo è conquistare la meraviglia e portarla a livello 100. Il primo che ci riesce vince il server.

Ci sono 3 tribù: galli, romani e teutoni. Io ho scelto di essere romano e al momento della iscrizione sono finito in una parte del server relativamente tranquilla (ma solo relativamente).

Il mondo di travian è una mappa di 800 x 800 riquadri divisa in 4 settori cardinali.

Solitamente in ogni settore si creano dei gruppi di giocatori che si riuniscono in alleanze e le alleanze si uniscono in confederazioni in maniera tale da poter controllare una parte il più possibile estesa di un settore o anche più.

Il server per circa 10 mesi rimane aperto al gioco normale, anche se dopo 4 mesi circa il server viene chiuso alle nuove iscrizioni (oppure quando viene raggiunto un numero di giocatori adeguato) anche perchè se non entri all'inizio hai pochissime probabilità di sopravvivere e di riuscire a progredire con successo, a meno che non capiti in un settore già densamente popolato e tu decida di fare parte dell'alleanza predominante in quel settore.

Dopo 10 mesi entrano in gioco il popolo dei natren che portano con se i piani di costruzione della meraviglia. A quel punto tutti tentano di impossessarsi dei piani e di iniziare a costruire le proprie meraviglie. Come dicevo il primo che riesce a portare la meraviglia a livello 100 vince il server. Ci vogliono circa 2 mesi per portare la meraviglia dal livello 0 al livello 100 salvo che gli altri non te la distruggano strada facendo.

E qui entra in ballo il perchè questo gioco non mi piaccia. Essendo un gioco di guerra si tenta in tutte le maniere di conquistare una parte di un settore, anche distruggendo il tuo avversario con attacchi di catapulte e arieti che demoliscono quanto magari hai costruito con tanta pazienza e dedizione.

Non sono guerrafondaio e perciò l'idea di andare a distruggere quello che gli altri hanno costruito non mi andava tanto ed in effetti non ho praticamente mai attaccato nessuno con le catapulte se non per ritorsione a attacchi precedentemente subiti.

Mi si dirà ... perchè sei rimasto 10 mesi attaccato ad un gioco che non ti piaceva?

Perchè coltivavo la speranza di poter arrivare fino alla fine del server senza velleità di vittoria, ma solamente per poter vedere chi sarebbe riuscito a portare a termine la meraviglia e poi perchè sono particolarmente competitivo e non potevo permettere che mi si distruggessero i villaggi così ... impunemente. Di conseguenza sono andato avanti costruendo ed ingrandendo fino a essere diventato un avversario pericoloso per più di qualcuno, anche se non mi è mai passato per la testa di attaccare nessuno se non a scopo difensivo.

Poi, un bel giorno incontro per la mia strada uno che fa parte di una alleanza non fortissima, ma sicuramente in grado di annientarmi senza grossi sforzi (non mi sono mai alleato a nessuno ... volevo essere la svizzera del server insomma) il quale mi attacca un paio di volte rimettendoci tutte le sue forze di attacco. Dopo un paio di messaggi diventiamo anche "amici" travianescamente parlando - come dico io - e questo bel tomo mi dice che non mi attaccherà più e bla bla bla ...

Una domenica mi sveglio e trovo di essere stato attaccato da un alleato del bel tomo in questione, al quale lui si era immediatamente aggregato per attaccarmi a sua volta.
La cosa di per se stessa non era molto grave, ma il fatto che uno con il quale avevo parlato e che mi aveva detto non mi avrebbe più attaccato lo ha fatto nuovamente, mi ha deluso a tal punto che ho deciso di chiudere, non prima però di avergliela fatta pagare molto cara.

Bella soddisfazione direte ... sono d'accordo, ma fondamentalmente questo giochino mi stava prendendo troppo tempo poichè come ho scritto sono competitivo e mi rendevo conto che altre cose ben più importanti di un giochino online stavano iniziando a soffrire per colpa di travian. Allora ho preso la palla al balzo ed alla prima occasione mi sono sganciato dal gioco.

Alla fine posso dire che il gioco è bello se fate parte di una alleanza abbastanza forte e se potete dedicare al gioco almeno un paio di ore al giorno ma sparse nelle 24, perciò anche la notte o la mattina presto, altrimenti è solo un passatempo impegnativo che se siete come me vi porterà ad innervosirvi e a iniziare a perder di vista i veri obiettivi della vostra vita di tutti i giorni.

ERGO ... non mi iscriverò più a travian o a giochi simili online.

Ho avuto però l'occasione di stringere un "amicizia" sincera, sempre travianescamente parlando, con un giocatore che dopo uno screzio iniziale (mi ha bastonato alla grande insomma) siamo diventati veramente "amici" senza dover abusare di questo termine, ma una persona della quale mi sono fidato e che non ha mai tradito la mia fiducia ... anzi spesso, forse anche troppo spesso mi ha dato una mano nelle mie "risse" quotidiane con gli altri giocatori.

Grazie giogab. E grazie anche a magnetica, a boris e a siska, compagni di viaggio preziosi e divertenti.

E si fa notte

Ieri per motivi di lavoro ho fatto un po' tardi. Mia moglie mi chiede se andiamo a correre come si era detto. Le rispondo di si convinto che fossero non più delle 19, ma quando mi ha fatto notare che erano già le otto mi sono sorpreso un po' per il tempo che era passato senza che praticamente me ne fossi reso conto.
Così dopo una rapida consultazione abbiamo deciso di andare a correre lo stesso e siamo arrivati al solito punto di partenza alle 20,30.
Mia moglie a quel punto si è accorta di essersi dimenticata il sensore dell'iPod a casa e mi ha detto che dovevamo tornare a riprenderlo, ma facendole notare che in quel modo avremmo perso un'altra mezz'ora almeno, le ho fatto cambiare idea.
Insomma ... la corsa non è stata un gran che, anche perchè non correvo da più di 10 giorni e la cosa si è fatta notare visto che non sono riuscito ad arrivare fino a Draga, ma il bello era che il ritorno lo abbiamo fatto in una luce sempre più tenue. Infatti siamo tornati alla macchina che erano le 21,50 ed il sole era ormai ben oltre l'orizzonte e la luce ormai era talmente scarsa che si vedeva a malapena la sagoma delle cose.
Non serve dire che eravamo gli ultimi a correre e che da metà andata non abbiamo più visto nessuno, ma che brividi però nelle gallerie, dove l'unico punto visibile era l'uscita e la luce talmente scarsa da non vedere dove mettevi i piedi.
In compenso con tutto il buio e le temperature mitigate ho sudato come un maiale (ma i maiali sudano?!?) visto che la maglietta non aveva più un centimetro quadro asciutto.
Sarà servito a qualcosa?!? Mah, chi può dirlo ...


Point of no Return


GoogleEarth_Image

Meglio sarebbe dire il Punto di Partenza, ma per me è praticamente un Punto di non Ritorno ... o la va o la spacca e per il momento la va ... speremo ben ...
Già vi ho raccontato del fatto che nel 2004 a seguito di una innocente corsetta di 9 km sono stato operato d'urgenza al polpaccio sinistro. Da allora non ho più corso fino a questa primavera, quando ho ripreso a farlo. Non che a me piaccia correre, anzi, credo sia un'attività noiosa quanto il nuoto, ma visto che dicono faccia bene al fisico e male alla pancia (dovrebbe sparire dicono) ci si da da fare. Se non altro dove andiamo a correre noi si è immersi nella natura, ogni tanto si fa qualche incontro interessante con qualche ungulato di passaggio ed in generale c'è un silenzio ed una calma rilassante, visto che di presenza bipede non c'è n'è molta per fortuna, a parte i ciclisti che sfrecciano a 200 all'ora dato che quella è una pista ciclabile.
Insomma stavo dicendo che sono tornato al punto di partenza di quel dannato 9 luglio 2004.
Quel giorno ho corso dal parcheggio fino a Draga S.Elia e ritorno. Un percorso di 4,8km di andata in leggera salita e altrettanti di ritorno in discesa. A metà del ritorno ho incominciato ad accusare un leggero fastidio al polpaccio sinistro che la mattina dopo si è dimostrato un disastro a causa dei medicinali che sono costretto a prendere.
Da allora ho smesso di correre in quanto ci vuole molto tempo perchè una ferita interna come la mia si rimargini del tutto e la parte interessata torni ad essere almeno simile a com'era prima del incidente. Se ci mettete poi che gli anni vanno avanti e non indietro e più passano più ci irrigidiamo allora è abbastanza comprensibile perchè ho fatto passare quasi 3 anni prima di riprendere.
Da circa due mesi ho ripreso e a piccoli passi (di corsa) sto rientrando in una discreta forma. Due o tre volte la settimana dedico un po di tempo a questo svago e piano piano i risultati iniziano a vedersi. 7km in meno di un'ora non sono male. Qualcuno potrà pensare ... 7km? Che schifo. Io ne faccio il doppio."
Bravo ... ma tu sei un figo, mentre io che non mi reputo un amante della corsa mi accontento dei miei risultati. Tanto più che l'altra volta ho pagato caro l'aver forzato la velocità oltre i miei limiti. Questa volta ho fatto le cose con più calma, rilassatezza e non ultimo sicurezza.
Dopo due mesi, aggiungendo un po di strada ogni volta, sono tornato praticamente alla distanza del 8 luglio 2004. In verità non proprio, ma quasi. C'era però in me un blocco psicologico che mi diceva di non spingermi oltre per non rischiare.
Oggi invece (ieri, visto che scrivo il giorno dopo ndr), complice anche il fatto che ho dimenticato il mio iPod a casa e perciò non avevo accompagnamento musicale, davo molta più attenzione al respiro, al ritmo cardiaco, al passo e al peso che scaricavo a terra con ogni passo, giusto per non stressare troppo il muscolo del polpaccio sinistro. Mi sono detto "corro fino dove l'altra volta e poi torno indietro." Visto però che il sottofondo musicale latitava e per non farmi vincere dalla noia ho cominciato a spaziare con la fantasia (vi interessa sapere a cosa stavo pensando mentre correvo? Ce nè pò fregà de meno oppure, mah, se proprio non puoi farne a meno ... su .. forza, sentiamo, anzi ... leggiamo). Ad un certo punto mi sono accorto di aver superato il limite che mi ero imposto, ma visto che non sentivo fatica ed il respiro era abbastanza a posto ho deciso di proseguire. MI sono posto come nuovo limite di raggiungere Draga, dove sono arrivato nel 2004, ma una volta giunto fino a li ho visto che il fisico reggeva ancora benissimo e così ho proseguito. Per farla breve di punto in punto e di decisione in decisione sono arrivato fino al confine sloveno che ho superato per qualche centinaio di metri ancora. A quel punto però ho deciso di fermarmi anche se le forze erano ancora integre, ma bisognava riservarne una parte per il rientro anche se questo è tutto in leggera discesa.
Alla fine dell'andata ho percorso 6,25km in 57 minuti ... non male Mitja, non male ... mi sono fatto pat pat sulla spalla e ho ripreso la strada del ritorno. Indietro però non ho corso fino al parcheggio, ma ho rallentato dopo 32 minuti circa. Dopotutto un'ora e mezza possono essere più che sufficienti per smaltire qualche kg di troppo. Ora semmai dovrò migliorare il tempo su un percorso più breve, ma questo avverrà con molta calma e dopo lunga riflessione sui miei attuali limiti fisici.


Una vita di corsa

Abbiamo ripreso a correre un po' in casa. Dopo quanto mi era successo nel luglio 2004 non pensavo avrei più ripreso. In effetti le paure non sono svanite e le attenzioni sono aumentate esponenzialmente, ma stando un po' attento ai messaggi corporei e non esagerando sto riuscendo a riprendere un ritmo discreto ... per ora.
Mia moglie è ipertecnologica con il suo iPod con sensore di movimento che registra le sue prestazioni di distanza, velocità e tempo che poi scarica sul sito dove può verificare nel tempo i progressi e magari metterli a confronto con quelli degli altri. E' già riuscita a percorrere 50 km in poco più di due settimane ... non male decisamente.
Carino l'agegino, peccato che sul mio iPod non vada Sad
Così, pur essendo il più tecnologico in famiglia, in questo campo sono il più arcaico. Tra un po' pure nostro figlio si tecnologizzerà con sensore e iPod ... e poi ... chi li sentirà mentre si vanteranno per le loro prestazioni stratosferiche e fantascientifiche, mentre io, me misero, me tapino me derelitto, corro ancora con l'orologio da polso per sapere se vado meglio o peggio ...


Oss, aspirante Maestro cintura nera III Dan

Ora lo posso dire, da oggi è ufficiale, anche se gli esami gli ho fatti il 22.04.2007 ora posso pavoneggiarmi con gli amici.
Sono cintura nera III dan di Karate GoJu Italia e se non sapete di cosa stia parlando ... continuate a non saperlo Happy


Chi mi passa l'aspirapolvere?!?